Allora diciamo subito una cosa fondamentale.

I bambini hanno la stessa probabilità di contrarre il covid-19 rispoetto alla popolazione adulta.

lo dice questo studio che potete trovare qui

https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2020.03.03.20028423v2

o in allegato qui

In questo studio gli autori scrivono

che nei bambini come negli adulti vi è la stessa possibilità di contrare il coronavirus ma al contempo vi sono minori gravi sintomi.

Tali dati emergono anche dal seguente studio

che trovate al seguente link https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2762130

od in allegato qui

Per coloro che sostengono che non vi sono casi di coronavirus fra i bambini e adolescenti diciamo che tale affermazione è falsa. Infatti in questo recentissimo studio cinese si afferma che i ragazzi colpiti da coronavirus dal 16.02.2020 all’8.3.2020 sono stati 2143. Di questi ultimi solo 731 erano confermati per covid-19. Il 90% dei bambini colpiti ( età mediana di 7 anni ) erano asintomatici o avevano sintomi lievi o moderati.

Possiamo allora domandiamoci quanti bambini asintomatici con covid-19 non sono mai stati effettivamente censiti.

Dunque si può dedurre come questa epidemia-pandemia possa essere maggiormente diffusa proprio dai bambini infetti ma asintomatici.

link allo studio cinese

https://pediatrics.aappublications.org/content/pediatrics/early/2020/03/16/peds.2020-0702.full.pdf

o in allegato qui

Come mai dunque i bambini contraggono il covid-19 ma con sintomatologia molto lieve?

Proviamo a rispondere alla domanda.

In questo studio che trovate qui sulla Sars ( molto similare al covid-19 )

https://ajp.amjpathol.org/article/S0002-9440(10)61921-9/pdf

che trovate in allegato qui

gli autori scrivono

As in humans, an advanced age correlates positively and independently with adverse outcomes and is a predictor of mortality in animal models. Moreover, SARSCoV isolates replicate better in aged BALB/c mice than in younger mice. It is likely that the correlation between poor outcome and advanced age reflects the weakened immune responses of the elderly, in particular their impaired cytokine responses. This is significant because cytokines regulate the immune response to infection. Indeed, analysis of the cytokine responses of elderly individuals to respiratory infections that lead to severe pulmonary diseases (eg, Listeria monocytogenes, respiratory syncytial virus, influenza virus) have revealed unbalanced Th1-type and Th2-type responses. We recently succeeded in establishing a rat model of SARS using rat-passaged SARS-CoV.34 Although the ratpassaged SARS-CoV was not lethal, it induced more severe pathological lesions in adult F344 rats than in young rats. We found that the severe inflammation in the adult rats was associated with high levels of inflammatory cytokines in the serum and lung homogenates, especially interleukin (IL)-6, along with low levels of the immunosuppressive cytokine IL-10. IL-6 is an inflammatory cytokine that is produced by monocytes, leukocytes, endothelial cells, fibroblasts, and alveolar epithelial cells. SARS patients have significantly elevated serum IL-6 levels. IL-10 is produced by macrophages, Th2 lymphocytes, and B cells and inhibits tumor necrosis factor (TNF)- production and neutrophil activation in lipopolysaccharide-induced acute lung injury, thereby suppressing lung tissue injury. It has been reported that serum IL-10 levels increase in SARS patients during the convalescence phase.

In altre parole il sistema immunitario dei giovani ratti ( come negli umani ) funziona diversamente dai soggetti adulti.

Infatti in quest’ultimi durante una infezione da Sars aumentano i valori di interluchina 6 ( pro infiammazione ) con bassi livelli di interluchina 10 ( immunosoppressiva ). Il risultato è che con l’aumento di interlukina 6 si ha una abnorme risposta anticorpale con edema polmonare e morte nei soggetti adulti.

Al contrario nei soggetti giovani la maggiore produzione di interluchina 10 inibisce la infiammazione con riduzione del danno delle strutture polmonari.

In questa linea di inibizione della interuchina 6 in Cina hanno iniziato a sperimentare un farmaco il tocilizumab (Actemra, Genentech) che è proprio un inibitore della il-6

Ecco perchè nei bambini ed adolescenti, anche se colpiti da coronavirus vi è assenza di sintomi o problematiche molto blande rispetto agli adulti specialmente di età uguale o superiore ai 65 anni.

E’ il sistema immunitario che funziona diversamente fra adulti e bambini.

Prima che si sviluppi un vaccino le industrie del farmaco stanno sperimentando analoga molecola

trovate il link qui

https://www.fiercepharma.com/pharma/are-il-6-inhibitors-key-to-covid19-eusa-pharma-joins-sanofi-regeneron-rolling-out-trials

Esiste quindi una strada diversa rispetto alla sperimentazione di un vaccino?

Anche considerando le mutazioni del prossimo covid-19 e poi covid-20 e poi covid-21 etc etc ?

O ci diranno al solito dopo vaccinazione e infettandoci per la stessa patologia ” l’hai preso si ma in modo lieve grazie al vaccino?”

Ai posteri l’ardua sentenza