Diciamo subito che tutti i soldi che i medici pediatri e di famiglia ricevono dalle asl sono leciti e legali.

Ma la riflessione da fare è questa. Un pediatra vaccina perchè ci crede, spiega alle persone l’importanza delle vaccinazioni, informa i genitori sugli eventi avversi, fa le segnalazioni di sospetto evento avverso o perchè deve raggiungere un profitto dettato da meri accordi asl?

Il punto è questo, deontologicamente un medico dovrebbe fare il medico senza ricevere nessun incentivo da parte delle asl. Se crede che i vaccini siano indispensabili per la difesa dei più piccoli deve istruire i genitori, informarli degli eventi avversi, AL DI LA DEI COMPENSI.

Altrimenti si corre il rischio che i medici spingono sulla vaccinazione in modo molto forte perchè spinti solo dal guadagno derivato dagli incentivi Asl.

E facciamo un po di conti

Al seguente link a pèagina 21 trovate l’accordo per il 2015 tra SSR Toscana e pediatri

http://www.ordine-medici-firenze.it/toscanamedica/Maggio_2015/mobile/index.html#p=21

A pagina 21 di tale rivista troviamo

Schema di Accordo regionale per l’effettuazione delle attività di vaccinazione nell’ambito della pediatria di famiglia. Pubblichìamo l’allegato A alla Delibera della Giunta Regionale Toscana n. 366 del 30 marzo 2015, che approva lo schema di Accordo regionale per l’effettuazione delle attività di vaccinazione nell’ambito della pediatria di famiglia.

Vediamo nel dettaglio a pagina 22

«Per le attività di informazione, promozione, acquisizione del consenso informato, effettuazione dell’atto vaccinale, registrazione della vaccinazione, segnalazione e recupero degli inadempienti da parte del pediatra di famiglia si fa riferimento a quanto stabilito dal punto 4.3 dell’AIR 2001, tuttora vigente, che prevede un compenso che si articola in una tariffa per la prestazione vaccinale e in una per il raggiungimento di obiettivi.
Al fine di venire incontro alle esigenze della Regione Toscana, riferite ai processi di sostenibi- lità economica in atto, si concordano le seguenti tariffe da applicarsi in sede di prima applicazione del presente Accordo. Le parti condividono di effettuare una rivalutazione in occasione del prossimo AIR nel quale, nel caso in cui si evidenzino reali risparmi derivanti da una sempre maggiore presa in carico delle vaccinazioni da parte dei pediatri famiglia e conseguente diminuzione degli ambulatori pubblici, si possano riqualificare le tariffe riportandole a quanto già previsto dall’attuale AIR.
Esecuzione della prestazione:
• 15,00 euro per ogni atto vaccinale mono o pluri-somministrazione.
Raggiungimento dei singoli obiettivi:
• 1.000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > 95% x terza dose esavalente;
• 1.000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > 95% x morbillo;
• 1.000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti femmine > 80% x papilloma virus.
I relativi premi di obiettivo sono dimezzati per il raggiungimento di coperture tra 92 e 95% per terza dose esavalente e morbillo, e di coperture tra 71 e 80% per papilloma virus. Per coperture inferiori a quanto sopra specificato non è previsto alcun premio obiettivo. La copertura viene valutata al 31 dicembre di ciascun anno, tenendo conto di escludere dal calcolo i soggetti irreperibili e quelli che hanno firmato il dissenso informato».
Questi sono i compensi per i medici della Regione Toscana ma è lecito supporre che non siano tanto diversi da quelli di altre regioni.

Facciamo qualche calcolo

Se un pediatra ha 500 assistiti e riesce a raggiungere i tre obiettivi sopra riportati, si mette in tasca, oltre ai 3000 euro, anche 15 euro «per ogni atto vaccinale».


Considerando che il 95% di 500 è 475, dobbiamo moltiplicare questo numero per 15 e quindi: 475*15=7125.
Avete letto bene: 7125 euro.

Per l’esavalente. A cui si sommano 7125 euro per il morbillo. Quindi 14250 euro.


Non solo: l’80% di 500 è 400 e quindi, per il papilloma virus dobbiamo moltiplicare 400*15=6000.


Ora possiamo tirare delle somme approssimative: 3000 euro di obiettivi + 7125 euro (95% esavalente) + 7125 euro (95% morbillo) + 6000 euro (80% papilloma) = 23250 euro.

E non abbiamo considerato le altre vaccinazioni…


Si tratta di cifre così elevate che ci viene quasi il dubbio di esserci sbagliati. Però abbiamo rifatto i semplici calcoli più volte e il risultato è questo. Abbiamo maleinterpretato in qualche modo il documento pubblcato su Toscana Medica? Lo speriamo ma non ci sembra.
Lo speriamo perché quei soldi sono soldi dei cittadini che pagano le tasse e perché, se questi dati fossero reali, come purtroppo sembra, si capirebbe perché tanti pediatri non hanno alcun dubbio sulle controverse vaccinazioni…

Vorremmo fare un esperimento sociale, e cioè togliere ogni incentivo economico ai pediatri.

Secondo voi le coperture sarebbero le stesse?

Ai posteri l’audua sentenza