A Bibbiano è stato scoperto un sistema che attraverso i servizi sociali “strappava” figli a famiglie in difficoltà. Queste ultime venivano ingigantite su basi discrezionali da assistenti sociali e psicologi che fornivano gli elementi ai giudici per poter procedere anche coattamente al trasferimento di questi bambini in casa famiglia. Ovviamente con lauti compensi per professionisti del settore.

In Italia ci sono oltre 20 mila giovani – tra neonati, bambini e ragazzi – ospitati da strutture di accoglienza. Sono istituti riservati a chi è stato allontanato dai genitori naturali o non li ha proprio mai conosciuti. Solo uno su cinque di questi ospiti viene assegnato (con adozione o affido) dai tribunali alle famiglie che ne fanno richiesta (più di 10mila). È una media bassissima, tra le più scarse d’Europa. Il motore che alimenta questa “stranezza” italiana è una nebulosa dove le cause nobili lasciano il posto al business e agli interessi di bottega. Ogni ospite che risiede in una casa-famiglia costa dai 70 ai 120 euro al giorno. La retta agli istituti (sia religiosi sia laici) viene pagata dai Comuni. Soldi pubblici, dunque. Erogati fino a quando il bambino resta “in casa”. Un giro d’affari che si aggira intorno a 1 miliardo di euro l’anno. Tanto ricevono le oltre 1800 case famiglia italiane per mantenere le loro “quote” di minori. Ma un bambino assegnato a una coppia è una retta in meno che entra nelle casse della comunità. E così, purtroppo, si cerca di tenercelo il più a lungo possibile. La media è 3 anni. Un’eternità. Soprattutto se questo tempo sottratto alla vita familiare si colloca nei primi anni di vita. Quelli della formazione, i più importanti per il bambino. 

In Italia scompare un bimbo ogni 48 ore: 4 su 5 non vengono ritrovati

Lo rivelano i dati pubblicati da SOS Il Telefono Azzurro Onlus in occasione della “Giornata internazionale per i bambini scomparsi”

Sono 8 milioni i bambini che scompaiono ogni anno, vale a dire 22.000 bambini al giorno in tutto il mondo. Sono i dati diffusi da Telefono Azzurro in occasione dell’odierna Giornata Internazionale dei bambini scomparsi, che dal 25 maggio 2009 gestisce in collaborazione con il Ministero dell’Interno e le Forze dell’Ordine il numero unico europeo 116.000, attivo 24 su 24

Il 2017 è stato uno degli anni più drammatici dall’attivazione del servizio, con 3,5 denunce a settimana. Il 64,5% delle segnalazioni riguardano la scomparsa di minori non accompagnati, giunti in Italia per sfuggire a povertà, guerra e situazioni d’emergenza. La fuga da casa, ovvero i casi di minori e adolescenti fuggiti da contesti familiari caratterizzati da abuso e violenza, ha un’incidenza del 12,4% e rappresenta la seconda causa di sparizione. A livello territoriale il Lazio è la Regione più problematica: da sola raggiunge quasi un quarto del totale dei casi (23,3%), seguita dalla Lombardia con il 22,7%. La situazione sembra essere più controllata al Sud e nelle isole, che registrano complessivamente solo il 24,4%.“

Dunque il 64% dei minori che scompaiono nel nulla è rappresentato da bambini che giungono dall’Africa e dal terzo mondo in genere. I più indifesi che sono preda di sistemi che possiamo facilmente immaginare: traffico di oprgani, pedofilia, satanismo etc.

Bisogna a questi numeri aggiungere i bambini figli di extracomunitari non registrati ufficialmente, e quelli che vengono comprati già da prima della nascita (si paga una coppia in difficoltà affinché faccia nascere un bambino e lo consegni all’organizzazione che lo richiede; è il modo più sicuro; non lascia alcuna traccia del delitto commesso e il bimbo scompare nel nulla e mai comparirà neanche nelle statistiche).

Prove ce ne sono a bizzeffe. Ma il quadro va ricostruito come un immenso puzzle, potendo offrire alcuni pezzi di esso, spettando al lettore ricomporre ad unità il quadro.

Cominciamo dal caso Dutroux.

Marc Dutroux

I particolari di questo caso sono raccontati in un libro edito da Stampa alternativa che si intitola “Tutti manipolati”. Il libro è scritto da un gendarme belga, Marc Toussaint (la gendarmeria è il corpo che in Belgio corrisponde al nostro comando dei carabinieri), che aveva partecipato alle indagini ma che ne fu estromesso perché “troppo ligio al dovere”; tentarono anche di farlo fuori provocandogli un incidente in moto.
Il libro, documentato e basato sugli atti dell’inchiesta, racconta di come nel caso Dutroux furono coinvolti cardinali, ministri, e addirittura il Re del Belgio.
Nel 1996 scomparve una bambina belga, Laetitia. Le indagini individuarono il rapitore in un certo Marc Dutroux.
Le indagini successive appurarono che il pedofilo aveva ucciso almeno sei bambine, ma ci vollero otto anni prima di andare al processo.
Nel frattempo, prima del processo, due bambine erano rinchiuse in casa Dutroux, ma i depistaggi della gendarmeria e della magistratura fecero sì che le bambine non venissero trovate durante le perquisizioni, e quando furono trovate erano già morte.
L’inchiesta portò ad individuare come mandanti personaggi di altissimo livello, che arrivavano fino al coinvolgimento personale del Re del Belgio.
L’organizzazione era dedita a snuff movies e attività identiche a quelle descritte nell’esposto pubblicato da noi pochi giorni fa, compreso il gioco del gatto e del topo, che a quanto pare è una costante di queste organizzazioni.
Ma giornalisti e inquirenti che seguivano la cosa morirono (incidenti e suicidi, ovviamente).
E tutto venne messo a tacere dalla magistratura e dalla gendermeria.

In America un ex agente segreto ha salvato dagli abusi e dal controllo mentale una delle vittime di queste organizzazioni, Cathy O’Brien. Dopo essere sfuggiti più volte alla morte e a difficoltà varie, sono riusciti a scrivere due libri: Accesso negato alla verità (edizioni Macro) e Trance-formation of America.
In quest’ultimo si narra di come l’organizzazione che abusava la donna facesse capo addirittura al presidente degli Stati Uniti Bush.
Si narra dei legami di Bush e Clinton con i signori della droga.
Si narra dei legami con le organizzazioni pedofile e con quelle sataniche.
In particolare si evidenziano i legami di Bush e Clinton con l’organizzazione chiamata il Tempio di Seth. Il Tempio di Seth è la più potente organizzazione satanica ramificata a livello internazionale, e fondata dal Michael Aquino, un ex ufficiale dell’esercito statunitense molto amico di Bush.
Stupri, omicidi, pedofilia, droga, satanismo… tutto narrato nero su bianco con nomi e cognomi.

E’ di pochi anni fa la notizia che in Ciad vennero arrestate per pedofilia e commercio di esseri umani alcune persone – appartenenenti ad un’organizzazione dal nome L’arca di Zoe – che stavano portando in Francia 103 bambini. Che fine dovessero fare questi bambini non si sa.
Ma il presidente Sarkozy è andato personalmente in Francia a trattare la liberazione degli arrestati e riportarli in patria.
Inizialmente gli arrestati avevano dichiarato che i bambini erano orfani provenienti dal Darfur. Poi si è scoperto che erano figli di famiglie del Ciad, e i genitori erano ancora viventi.
Da notare che l’organizzazione L’arca di Zoe era sotto inchiesta anche in Francia, sospettata di trafficare in bambini per scopi tutt’altro che leciti.

In Italia inchieste così eclatanti non sono neanche iniziate.
Anzi, diciamola meglio. Quelle iniziate non sono state divulgate.
Nel 2006 venne arrestato un avvocato romano, Alberto Gallo, per pedofilia. I giornali riporteranno la notizia come se si trattasse di un pedofilo isolato, ma in realtà faceva parte di un’organizzazione internazionale, la stessa che fa capo a Dutroux.

http://www.ilgiornale.it/interni/arrestato_avvocato_pedofilo_organizzava_vacanze_bimbi/05-10-2006/articolo-id=123768-page=0-comments=1#Scene_1

Il commissario Giuttari, nel suo libro “La Loggia degli Innocenti”, descrive un’organizzazione pedofila che fa capo al procuratore di Firenze, a cui dà il nome di Alberto Gallo.
In altre parole Giuttari lega chiaramente l’ex procuratore di Firenze Piero Luigi Vigna alla rete pedofila che era sotto inchiesta in quel periodo.
Il nome della Loggia fa anche chiaramente un collegamento all’Ospedale degli Innocenti, storico palazzo fiorentino dove da secoli è ospitato un centro che tutela i minori abbandonati.

A questi pezzi del puzzle potremmo aggiungerne altri, più piccoli. Ma questi frammenti che ho riportato ora sono già sufficientemente grandi per poter avere un’idea del quadro complessivo.
Un quadro in cui è possibile individuare una rete internazionale, con al vertice Capi di Stato, Presidenti, Reali, Ministri, Cardinali e prelati, ben protetta da militari, magistratura e forze dell’ordine.
E ben protetti da una letteratura scientifica e da esperti che continuano a negare il fenomeno del satanismo e delle reti internazionali, in quanto sono i massimi garanti del sistema in cui viviamo. Molti di essi sono addirittura a capo di organizzazioni pedofile e/o sataniche, ma poi compaiono come esperti in programmi TV o su riviste specializzate, negando il fenomeno e partecipando ad associazioni Onlus per “combattere” la pedoflia, che spesso hanno anche riconoscimenti e visite del Presidente Napolitano, o altri personaggi istituzionali.

Bambini usati come pezzi di ricambio

KABUL – Un cuore fruttava dai 25 ai 30 milioni, la metà un rene o una cornea. Centinaia di bambini afgani, di età compresa fra i 4 e i 10 anni, sono stati usati come “pezzi di ricambio” e poi gettati morti per strada o nei fossati. Un maxitraffico di organi umani via Pakistan che ha prosperato per anni all’ombra dei Taliban così fiscali in fatto di barbe, donne e preghiere, ma che non hanno mai mosso un dito per reprimere questo orrore e che hanno addirittura mandato libero un reo confesso che solo lui di ragazzini ne aveva uccisi 60.

Non ci sono cifre ufficiali in materia, non c’è alcuna autorità a cui chiedere conto di questa barbarie, ma c’è la memoria della gente di Kabul, della gente di strada che ha contato i cadaveri, ha visto in faccia gli aguzzini arabi e pachistani per lo più, tutti ricchi e protetti dal regime e ha potuto solo sperare che la stessa sorte non toccasse ai propri figli. Nel più grande ospedale cittadino, Sha Faknà, c’era un reparto offlimits per i locali con personale medico straniero. Così attrezzato e pulito rispetto alla sporcizia e alla precarietà di tutto il resto da sembrare quasi una clinica svizzera. Gli espianti se non addirittura i trapianti, è opinione diffusa, si effettuavano proprio lì.

La storia di Rhuma. una bambina di 4 anni rapita e sventrata dei suoi organi la trovate qui

http://www.etanali.it/traffico_di_organi_umani.htm